Sono forme chiuse dove l’occhio percorre l’intreccio e verticalizza un pensiero.

Corpo-albero che disegna se stesso e perciò si mostra nella sua varietà di segno ovvero nella sua verità.

Ahi, di quanto conosco e riconosco è la legna, la mia migliore amica.

Io porto per il mondo nel mio corpo, nei vestiti, aroma di segheria, odori di tavole rosse.

Il mio gesto, i miei sensi s’impregnarono nella mia infanzia d’alberi che cadevano e di grandi boschi pieni di costruzione futura.

Io ho sentito quando sferza il larice e l’alto lauro di quaranta metri.