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Storie e vicende dei degenti del manicomio di Racconigi narrate da Giovanni Tesio e tratte dalle testimonianze di due artisti: Giancarlo Giordano, all’epoca infermiere all’ospedale psichiatrico, e Marina Pepino, arte terapeuta nella stessa struttura.

In quel luogo di orrori e dolore l’arte ha avuto un ruolo determinante nel fornire alle persone ricoverate gli strumenti per esprimere emozioni e il proprio mondo interiore.

Marina dice di sé: “mercante di colori”. Ma io dico di lei: “Una meravigliosa intrusa”, un’artista che si è infilata in una sfida impossibile, in una buonissima “utopia”, sfidando le ironie e le sufficienze razionalistiche (e spesso ottuse) di chi è preposto al funzionamento amministrativo della macchina. Come sostiene Jean Daniel, meglio allora l’ipocrisia che il cinismo.

Leggi il Capitolo 6 – Il carretto di Marina

Ecco. Quando ho incontrato la pittura di Giordano, ho ritrovato probabilmente i pezzi sparsi di un colloquio che avevo disperso. E ne è venuto il desiderio di scrivere “qualcosa”, di dire qualcosa che fosse ad un tempo un frammento di memoria e di commento, insieme con un tentativo di assolvermi da una negligenza che — a contatto con gli umani grovigli di quella pittura, e con le parole dure e sode con cui Giordano mi ha raccontato la sua traumatica esperienza — mi aveva creato un improvviso senso di colpa. Questo mio scritto vorrebbe essere di quel senso di colpa il mio personale e tutto privato riscatto.

Leggi il Capitolo 7 – Giancarlo Giordano tra l’inferno e il vero amore

Giovanni Tesio
I colori del nero
Arte e vita nel manicomio di Racconigi

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Presentazione del libro

Marina Pepino e Giancarlo Giordano, ispiratori del libro, con Giovanni Tesio, Francesco Occhetto e Simona Colonna in alcuni momenti della serata.

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I colori del nero presentazione Simona Colonna

Ideatore del festival La Fabbrica delle Idee, che dal 2001 al 2017 si è svolto presso il parco dell’ex istituto psichiatrico di Racconigi, Progetto Cantoregi propone un nuovo appuntamento che riporta alla luce alcune delle tante storie che si sono consumate nella struttura manicomiale della città.

Venerdì 7 febbraio 2020 alle ore 21 alla Soms, Progetto Cantoregi ha ospitato Giovanni Tesio e il suo nuovo libro I colori del nero. Arte e vita nel manicomio di Racconigi (Mercurio editore).

L’appuntamento è stato presentato da Francesco Occhetto con accompagnamento musicale al violoncello a cura di Simona Colonna.

La presentazione del libro è stata accompagnata dall’esposizione di disegni che furono realizzati da alcuni pazienti dell’ex ospedale psichiatrico.

Serata realizzata da Progetto Cantoregi, in collaborazione con la Città di Racconigi e il Centro culturale “Le Clarisse” di Racconigi.

www.progettocantoregi.it – info@progettocantoregi.it Fb Progetto Cantoregi – Tw @cantoregi – IG Progetto Cantoregi


Da Corriere  della Sera del 7 febbraio 2020

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Giovanni Tesio, nato a Piossasco nel 1946, già ordinario di letteratura italiana all’Università del Piemonte Orientale, ha pubblicato volumi di saggi (come La poesia ai margini, per Interlinea, nel 2014), una biografia di Augusto Monti, una monografia su Piero Chiara, molte antologie. Ha curato per Einaudi la scelta dall’epistolario editoriale di Italo Calvino, I libri degli altri (1991), la conversazione con Primo Levi, Io che vi parlo (2016) e, presso Interlinea, un volume di considerazioni su vita e opera di Levi Primo Levi. Ancora qualcosa da dire (2018). Presso Interlinea ha anche scritto un pamphlet in difesa della lettura, letteratura e poesia I più amati. Perché leggerli? Come leggerli? (2012) e un “sillabario” intitolato Parole essenziali (2014). Per Lindau, ha pubblicato il romanzo Gli zoccoli nell’erba pesante. La sua attività poetica, dopo esordi lontani, è sfociata nella pubblicazione di un canzoniere in piemontese di 369 sonetti, Vita dacant e da canté (Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis, Torino 2017). È tra i fondatori e direttori della collana di poesia “Lyra”. È stato per trentacinque anni collaboratore della Stampa.